Stabulario Interdipartimentale di Ateneo - Organismo Preposto al Benessere dell’Animale (OPBA)
È l’organo preposto a garanzia del benessere animale, istituito con Decreto Rettorale n. DR-642-2015, in attuazione del D.L.vo 26 del 4 Marzo 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 marzo 2014, avente il compito di tutelare e promuovere il benessere degli animali utilizzati ai fini scientifici presso le strutture dell’ateneo.
L’OPBA è attualmente costituito da due Responsabili del Benessere animale, da quattro membri scientifici e da un veterinario designato.
L’OPBA ha il compito di valutare:
- i progetti di ricerca che prevedano l’impiego di modelli animali secondo quanto previsto dal D.L.vo 26 del 4 Marzo 2014 esprimendo un parere motivato e dettagliato degli stessi
- la corretta applicazione del D.L.vo 26 del 4 Marzo 2014 ed il rispetto delle 3Rs
- la rilevanza tecnico-scientifica dei progetti di ricerca
- danno/beneficio della procedura sperimentale proposta
- la possibilità di sostituire le procedure con metodi alternativi
- l’adeguata formazione e la congruità dei ruoli professionali del personale utilizzatore indicato nel progetto
L’OPBA, se ritiene di dare parere favorevole alla sperimentazione proposta dal Responsabile del progetto, provvederà ad inviare tutta la documentazione prevista, incluso il parere motivato, mediante piattaforma telematica, al Ministero della Salute.
La valutazione tecnico-scientifica del protocollo sperimentale sarà quindi affidata ad un comitato tecnico scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità.
In caso di parere positivo, il responsabile del benessere animale riceverà il decreto di approvazione rilasciato dal Ministero della Salute, permettendo l’attuazione della sperimentazione animale proposta.
Il Responsabile del benessere animale vigila sullo sviluppo e l’esito dei progetti stessi in adesione al principio delle 3Rs. Il responsabile del benessere animale si riserva inoltre il diritto di interrompere la Ricerca approvata nel caso riscontrasse anomalie nello svolgimento della stessa.
Il mancato rispetto delle regole previste dalla legge comporta sanzioni civili, penali ed amministrative.